Và ancora, ama la tua donna …

Osea 3,1-4,3

Il Signore mi disse: «Va’ ancora, ama la tua donna: è amata dal marito ed è adultera, come il Signore ama i figli d’Israele ed essi si rivolgono ad altri dèi e amano le schiacciate d’uva».
2Io me l’acquistai per quindici pezzi d’argento e un homer e mezzo d’orzo 3e le dissi: «Per molti giorni starai con me, non ti prostituirai e non sarai di alcun uomo; così anch’io mi comporterò con te». 4Poiché per molti giorni staranno i figli d’Israele senza re e senza capo, senza sacrificio e senza stele, senza efod e senza terafìm. 5Poi torneranno i figli d’Israele, e cercheranno il Signore, loro Dio, e Davide, loro re, e trepidi si volgeranno al Signore e ai suoi beni, alla fine dei giorni.

«Ascoltate la parola del Signore, o figli d’Israele, perché il Signore è in causa con gli abitanti del paese. Non c’è infatti sincerità né amore, né conoscenza di Dio nel paese.2Si spergiura, si dice il falso, si uccide, si ruba, si commette adulterio, tutto questo dilaga e si versa sangue su sangue. 3Per questo è in lutto il paese e chiunque vi abita langue, insieme con gli animali selvatici e con gli uccelli del cielo; persino i pesci del mare periscono.

Nella Scrittura troviamo spesso dei testi che non sono lo sviluppo di quanto precede (come avviene spesso in un romanzo classico), ma troviamo testi che sono una “rilettura” del fatto già raccontato: un suo approfondimento o, se si vuole, una nuova applicazione ad un tempo diverso, che può essere anche il tempo in cui scrive il redattore finale. Nel libro di Osea, questo procedimento è frequente.

“Il Signore mi disse: «Va’ ancora, ama la tua donna: è amata dal marito (lett. da un compagno) ed è adultera”. Probabilmente, è lo stesso fatto già raccontato, ma con una importante sfumatura. La donna del capitolo primo è una prostituta, questa invece è una donna che “ama un compagno ed è adultera”. Cioè, tradisce veramente, continuamente e … tranquillamente lo sposo.

L’applicazione teologico-spirituale è chiara: “… come il Signore ama i figli di Israele (rappresentati dall’adultera) ed essi si rivolgono ad altri dèi e amano le schiacciate d’uva (rappresentati dal compagno)”.

Il profeta … obbedisce! Compra la sposa e stabilisce un patto dicendo: rimani con me per lungo tempo senza tradirmi, e io non avrò rapporti sessuali con te. È un patto veramente duro … per tutti e due!

Ci interessa l’applicazione o l’insegnamento, più che il fatto in quanto tale. La “continenza” chiesta alla donna annuncia e disegna questo evento reale, cioè: “per molti giorni staranno i figli d’Israele senza re e senza capo, senza sacrificio e senza stele, senza efod e senza terafìm”. [La cosa poteva essere detta in altro modo, ma il Signore la cala “sulla pelle, sulla vita” del profeta. Quello che annuncia è quello che il profeta sta soffrendo, non è soltanto uno dei tanti messaggi.

“Poi torneranno i figli di Israele … “. È molto bello questo: la continenza/penitenza si è trasformata in conversione. E la conversione non è altro che “cercare il Signore, loro Dio, e Davide, loro re … volgersi al Signore e ai suoi beni, alla fine dei giorni”.

Tutto questo, appunto, avverrà “alla fine dei giorni” o “nell’ultimo giorno”. [Noi cristiani diciamo che “l’ultimo giorno” ha preso avvio con la morte e risurrezione di Gesù]. Allora, si tratta di partire per un lungo viaggio, nel senso della ricerca del Signore: attenti … a non tradirlo!

“Ascoltate la parola del Signore, o figli di Israele, perché il Signore è in causa con gli abitanti della terra” … Si ritorna alla storia, alla fragilità dei nostri giorni. Cosa sta succedendo, in concreto … “sulla terra”? “Non c’è né fedeltà né amore, e la gente non mi riconosce come Dio.”

Ecco la concretizzazione dei peccati: “Fanno giuramenti e non li mantengono. Dicono falsità, uccidono, rubano e commettono adulterio. Compiono un assassinio dopo l’altro, le violenze si moltiplicano”. Non è un generico lamento sul mondo e sui suoi mali, ma è lamento sui figli di Israele (noi diremmo oggi sui cristiani).

Profonda e attuale è la conclusione: “Per questo la terra è in lutto e chiunque vi abita langue, insieme con gli animali selvatici e con gli uccelli del cielo; persino i pesci del male periscono.” Tutto questo è frutto di un … tradimento!