Il vostro amore è come una nube del mattino

Osea 6,1-11

«Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. 2Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. 3Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia d’autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra».
4Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce.
5Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: 6poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti.

7Ma essi come Adamo hanno violato l’alleanza; ecco, così mi hanno tradito.
8Gàlaad è una città di malfattori, macchiata di sangue. 9Come banditi in agguato una ciurma di sacerdoti assale e uccide sulla strada di Sichem,
commette scelleratezze.
10Orribili cose ho visto a Betel; là si è prostituito Èfraim, si è reso immondo Israele. 11Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura,
quando ristabilirò la sorte del mio popolo.

Quanto leggiamo all’inizio del capitolo, è una bellissima preghiera, perfetta in ogni sua parte. C’è la voglia di “ritornare al Signore”, poiché “è lui che ci ha straziato”, ma “è sempre lui che ci guarirà”. “Dopo due giorni (un tempo breve) ci ridarà vita e il terzo giorno ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza”.

Non manca una ulteriore esortazione: “Affrettiamoci a conoscere il Signore” … E si dà per sicura la sua venuta: puntuale come “la pioggia d’autunno e come la pioggia di primavera che feconda la terra”. Una preghiera folgorante, che coglie il segno. Non sembra proprio!

La risposta del Signore è carica di amore, ma di un amore … ferito, perché tradito! “Il vostro amore – dice il Signore – è come una nube del mattino, come rugiada che all’alba svanisce”. Amore pieno di slancio, ma che dura poco: un fuoco di paglia! È per questo (continua il Signore) che ho mandato profeti a correggervi. Ma non li avete ascoltati, e allora … siete andati in braccio alla morte.

Sappiate che non voglio belle preghiere o abbondanza di sacrifici. “Voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio e non gli olocausti”. Amore e conoscenza si incontrano. Ma l’amore non è fatto solo di parole, e la conoscenza non si risolve nel sapere. Si potrebbe chiudere il concetto così: Io incontro Dio quando lo amo, e lo amo quando osservo i suoi comandi. Amore e comando non si respingono, ma si baciano: così si crea un vero incontro.

Purtroppo, non avviene così. La storia di Israele (e anche le nostre storie, a livelli diversi) è segnata da “violazione di alleanza”, veri e propri “tradimenti”, da “sangue versato”, da “cose orribili in Sichem e a Betel” compiute da sacerdoti … s’intende con questo il culto di Dio mescolato a quello degli idoli nei santuari, che nel linguaggio ormai noto è “prostituzione” o “adulterio/tradimento”.