Obed generò Iesse e Iesse generò Davide

Rut 4,13-20

Così Booz prese in moglie Rut. Egli si unì a lei e il Signore le accordò di concepire: ella partorì un figlio.
E le donne dicevano a Noemi: «Benedetto il Signore, il quale oggi non ti ha fatto mancare uno che esercitasse il diritto di riscatto. Il suo nome sarà ricordato in Israele! Egli sarà il tuo consolatore e il sostegno della tua vecchiaia, perché lo ha partorito tua nuora, che ti ama e che vale per te più di sette figli». Noemi prese il bambino, se lo pose in grembo e gli fece da nutrice. Le vicine gli cercavano un nome e dicevano: «È nato un figlio a Noemi!». E lo chiamarono Obed. Egli fu il padre di Iesse, padre di Davide.

Questa è la discendenza di Peres: Peres generò Chesron, Chesron generò Ram, Ram generò Amminadàb, Amminadàb generò Nacson, Nacson generò Salmon, Salmon generò Booz, Booz generò Obed, Obed generò Iesse e Iesse generò Davide.

“Così Booz prese in moglie Rut. Egli si unì a lei e il Signore le accordò di concepire: ella partorì un figlio.”

Il Signore, così poco presente “direttamente” in tutta la vicenda, appare ora in questo familiare, umano, quotidiano fatto, il concepimento. È scritto: “Booz andò da lei e il Signore le accordò di concepire: ella partorì un figlio”. [Che cosa grande è la vita!]

Le donne parlano del bambino … a Noemi, non a Rut! “Sia benedetto il Signore! Egli ti ha dato oggi un nipote che si prenderà cura di te: il suo nome diventi famoso in Israele, perché lo ha partorito tua nuora che ti ama e con te è buona più di sette figli (Noemi aveva perso i due figli). Egli ti sarà di consolazione e sostegno nella tua vecchiaia.”

Ed è ancora Noemi al centro! “Noemi prese il bambino, se lo strinse al seno e lo allevò come se fosse suo figlio. Le donne dl vicinato chiamavano il bambino Obed. E dicevano a tutti: A Noemi è nato un figlio!”. Rut, la straniera ma “donna forte”, … non si vede e non si sente in tutta questa festa. Ma è lei il centro di tutto, è lei il punto svolta: lei è la figura dei “piccoli” che entrano nel regno e lo donano.

Il libro termina con un commento del redattore finale (“rilettura”). Egli si sente di dovere precisare il senso o lo scopo del libro: arrivare a Davide, re di Israele e figura del Messia. È scritto, dunque: “Obed fu il padre di Iesse, che fu padre di Davide.”.

Ma, poi, si va ancora indietro: “Questa è la discendenza di Peres: Peres generò Chesron, Chesron generò Ram, Ram generò Amminadàb, Amminadàb generò Nacson, Nacson generò Salmon, Salmon generò Booz, Booz generò Obed, Obed generò Iesse e Iesse generò Davide.”