Io sono pace

Salmo 120

1 Canto delle salite

Nella mia angoscia ho gridato al Signore
ed egli mi ha risposto.

2 Signore, libera la mia vita dalle labbra bugiarde, 

dalla lingua ingannatrice.

3 Che cosa ti darà, come ti ripagherà, o lingua ingannatrice?

4 Frecce acute di un prode con braci ardenti di ginestra!

5 Ahimè, io abito straniero in Mesec, dimoro fra le tende di Kedar!

6 Troppo tempo ho abitato con chi detesta la pace.

7 Io sono per la pace, ma essi, appena parlo, sono per la guerra.

 

“Nella mia angoscia ho gridato al Signore ed egli mi ha risposto”.

Spesso, nei Salmi, c’è il grido e subito la risposta del Signore. Non si tratta di automatismi o di certezze umane. Si vuole sottolineare invece la fedeltà di Dio e la fiducia dell’uomo.

La realtà, però, è un’altra. La liberazione dall’angoscia avviene nella storia quotidiana, faticosamente, giorno dopo giorno.

Veniamo liberati, ma … da cosa?  “Da labbra bugiarde e lingua ingannatrice”. Parole, racconti, predicazione … che non vogliono relazione e comunione (è questa la “grande bugia” o “falsità” o “inganno”), ma vogliono divisione e guerra. Così dividono le comunità, i gruppi, i popoli, il mondo … e così vogliono che sia la nostra vita: sempre in guerra.

Sono veramente “straniero” in un mondo simile, in una società bellicosa (che non vuole relazioni), sostanzialmente idolatra (senza o contro Dio). Sono tanto stanco: sono in angoscia!

Ma non smetto di “parlare”, non tanto nel senso di manifestare, ma di “testimoniare/vivere”, anche se sono solo e angosciato.

Termino dando una traduzione letterale dell’ultimo versetto. “Io sono pace”, cioè, vivo relazioni buone e positive; “ma poiché parlo”, cioè, per il solo fatto che ci sono e testimonio relazioni di perdono/comunione (pace-shalom); “essi mi fanno guerra”, cioè, non cambiano, anzi, mi vogliono eliminare.